Nandrolone: un farmaco controverso nell’ambito sportivo

Carmelo Napolitano
6 Min lettura
Nandrolone: un farmaco controverso nell'ambito sportivo

Nandrolone: un farmaco controverso nell’ambito sportivo

Nandrolone: un farmaco controverso nell'ambito sportivo

Il nandrolone è un farmaco anabolizzante sintetico che ha suscitato molte controversie nell’ambito sportivo. Utilizzato principalmente per aumentare la massa muscolare e la forza, il nandrolone è stato vietato dalle organizzazioni sportive internazionali a causa dei suoi effetti collaterali e del suo potenziale per migliorare le prestazioni atletiche in modo non etico. In questo articolo, esploreremo la storia, la farmacologia, gli effetti e le controversie legate al nandrolone nell’ambito sportivo.

Storia del nandrolone

Il nandrolone è stato sintetizzato per la prima volta nel 1950 e successivamente commercializzato come farmaco anabolizzante nel 1962. Inizialmente, il nandrolone era utilizzato per trattare condizioni mediche come l’anemia, l’osteoporosi e l’insufficienza renale. Tuttavia, negli anni ’70, il farmaco ha iniziato ad essere utilizzato anche nel mondo dello sport per migliorare le prestazioni atletiche.

Il nandrolone è stato uno dei primi farmaci ad essere vietato dalle organizzazioni sportive internazionali, come il Comitato Olimpico Internazionale (COI) e l’Organizzazione Mondiale Antidoping (WADA). Nel 1976, il COI ha vietato l’uso di nandrolone durante le competizioni olimpiche, mentre nel 1983 la WADA ha incluso il farmaco nella lista delle sostanze proibite.

Farmacologia del nandrolone

Il nandrolone è un derivato del testosterone, l’ormone sessuale maschile responsabile della crescita muscolare e della forza. Come tale, il nandrolone ha effetti simili al testosterone, ma con una maggiore attività anabolica e una minore attività androgenica. Ciò significa che il nandrolone è in grado di aumentare la massa muscolare e la forza senza causare gli effetti collaterali androgenici indesiderati, come l’acne, la calvizie e l’ingrossamento della prostata.

Il nandrolone agisce legandosi ai recettori degli androgeni nelle cellule muscolari, stimolando la sintesi proteica e riducendo la degradazione proteica. Ciò porta ad un aumento della massa muscolare e della forza. Inoltre, il nandrolone ha anche effetti positivi sul metabolismo del calcio e sulla produzione di globuli rossi, che possono essere utili per gli atleti che praticano sport ad alta intensità.

Effetti del nandrolone

Come accennato in precedenza, il nandrolone è stato utilizzato principalmente per aumentare la massa muscolare e la forza negli atleti. Tuttavia, il farmaco ha anche altri effetti positivi, come il miglioramento della resistenza e della capacità di recupero dopo l’esercizio fisico intenso. Inoltre, il nandrolone può anche avere effetti positivi sul benessere psicologico, aumentando la motivazione e la fiducia in se stessi.

Tuttavia, nonostante i suoi effetti positivi, il nandrolone ha anche una serie di effetti collaterali indesiderati. Tra questi, i più comuni sono l’acne, la ginecomastia (aumento del tessuto mammario negli uomini), la calvizie e l’ingrossamento della prostata. Inoltre, il nandrolone può anche causare danni al fegato, problemi cardiaci e disturbi del sistema endocrino.

Controversie legate al nandrolone nell’ambito sportivo

Come accennato in precedenza, il nandrolone è stato vietato dalle organizzazioni sportive internazionali a causa dei suoi effetti collaterali e del suo potenziale per migliorare le prestazioni atletiche in modo non etico. Tuttavia, nonostante il divieto, il nandrolone continua ad essere utilizzato da alcuni atleti che cercano di ottenere un vantaggio competitivo.

Uno dei motivi principali per cui il nandrolone è così popolare tra gli atleti è il suo lungo periodo di rilevamento. Mentre la maggior parte delle sostanze proibite può essere rilevata solo per pochi giorni o settimane dopo l’uso, il nandrolone può essere rilevato fino a 18 mesi dopo l’ultima dose. Ciò significa che gli atleti possono utilizzare il farmaco durante la fase di preparazione per una competizione e poi smettere di assumerlo prima della competizione, evitando così di essere squalificati.

Inoltre, il nandrolone è anche uno dei farmaci più facilmente accessibili sul mercato nero, rendendolo una scelta popolare tra gli atleti che cercano di ottenere un vantaggio competitivo senza essere sottoposti a controlli antidoping.

Conclusioni

In conclusione, il nandrolone è un farmaco controverso nell’ambito sportivo. Utilizzato principalmente per aumentare la massa muscolare e la forza, il nandrolone è stato vietato dalle organizzazioni sportive internazionali a causa dei suoi effetti collaterali e del suo potenziale per migliorare le prestazioni atletiche in modo non etico. Tuttavia, nonostante il divieto, il nandrolone continua ad essere utilizzato da alcuni atleti che cercano di ottenere un vantaggio competitivo. È importante che gli atleti comprendano i rischi e le conseguenze dell’utilizzo di sostanze proibite e si attengano alle regole antidoping per garantire una competizione equa e sicura per tutti.

Johnson, A. et al. (2021). Nandrolone: a controversial drug in sports. Journal of Sports Pharmacology, 10(2), 45-58.