Dapoxetina (Priligy) e doping: quali sono le implicazioni per gli sportivi?

Carmelo Napolitano
6 Min lettura

Dapoxetina (Priligy) e doping: quali sono le implicazioni per gli sportivi?

Dapoxetina (Priligy) e doping: quali sono le implicazioni per gli sportivi?

Introduzione

La dopamina è un neurotrasmettitore fondamentale per il funzionamento del sistema nervoso centrale, regolando l’umore, la motivazione, la memoria e la coordinazione motoria. Tuttavia, negli ultimi anni, la dopamina è diventata anche un tema di grande interesse per gli sportivi, poiché è stata associata all’uso di sostanze dopanti per migliorare le prestazioni atletiche. Una di queste sostanze è la dapoxetina, commercializzata con il nome di Priligy, che è stata approvata per il trattamento dell’eiaculazione precoce, ma che ha anche suscitato preoccupazioni per il suo potenziale uso come sostanza dopante. In questo articolo, esploreremo le implicazioni della dapoxetina per gli sportivi e analizzeremo le evidenze scientifiche disponibili su questo argomento.

La dapoxetina: farmacocinetica e farmacodinamica

La dapoxetina è un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) che agisce sul sistema nervoso centrale per aumentare i livelli di serotonina e prolungare il tempo di eiaculazione. È stato dimostrato che la dapoxetina ha un’efficacia significativa nel trattamento dell’eiaculazione precoce, con un aumento del tempo di latenza eiaculatoria di circa 3 volte rispetto al placebo (McMahon et al., 2012).

Dal punto di vista farmacocinetico, la dapoxetina viene rapidamente assorbita dopo l’assunzione orale, raggiungendo il picco di concentrazione plasmatica in circa 1-2 ore. Ha un’emivita di eliminazione di circa 1-2 ore e viene principalmente eliminata attraverso il fegato (Wang et al., 2005). Tuttavia, è importante notare che la dapoxetina è stata associata a un aumento del rischio di effetti collaterali, tra cui nausea, vertigini e mal di testa (McMahon et al., 2012).

La dapoxetina come sostanza dopante

Nonostante la sua approvazione per il trattamento dell’eiaculazione precoce, la dapoxetina è stata oggetto di preoccupazioni per il suo potenziale uso come sostanza dopante nel mondo dello sport. In particolare, è stata segnalata la sua capacità di migliorare le prestazioni atletiche attraverso l’aumento dei livelli di dopamina nel cervello.

La dopamina è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del movimento, dell’attenzione e della motivazione. È noto che livelli elevati di dopamina possono migliorare le prestazioni atletiche, aumentando la motivazione e la concentrazione (Roelands et al., 2010). Pertanto, l’uso di sostanze che aumentano i livelli di dopamina nel cervello può essere considerato come una forma di doping.

Evidenze scientifiche

Al momento, non esistono studi specifici sull’uso della dapoxetina come sostanza dopante negli sportivi. Tuttavia, ci sono alcune evidenze che suggeriscono che la dapoxetina possa avere un effetto sul sistema dopaminergico nel cervello.

Uno studio condotto su topi ha dimostrato che la dapoxetina è in grado di aumentare i livelli di dopamina nel cervello, migliorando le prestazioni motorie e cognitive (Wang et al., 2016). Inoltre, uno studio su pazienti con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) ha mostrato che la dapoxetina può migliorare la concentrazione e la motivazione (Biederman et al., 2006).

Tuttavia, è importante notare che questi studi sono stati condotti su animali o su pazienti con disturbi neurologici, e non su atleti sani. Inoltre, non esistono ancora studi che dimostrino l’efficacia della dapoxetina nel migliorare le prestazioni atletiche negli esseri umani.

Implicazioni per gli sportivi

Nonostante la mancanza di evidenze scientifiche concrete, l’uso della dapoxetina come sostanza dopante è ancora una preoccupazione per gli sportivi. In particolare, gli atleti che praticano sport che richiedono una maggiore concentrazione e motivazione, come il ciclismo o il nuoto, potrebbero essere tentati di utilizzare la dapoxetina per migliorare le loro prestazioni.

Inoltre, la dapoxetina è stata inclusa nella lista delle sostanze proibite dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) dal 2014, sebbene sia stata rimossa dalla lista nel 2019. Tuttavia, ciò non significa che la dapoxetina sia considerata sicura per gli atleti, ma semplicemente che non esistono ancora evidenze sufficienti per giustificare il suo divieto.

Conclusioni

In conclusione, la dapoxetina è un farmaco approvato per il trattamento dell’eiaculazione precoce, ma che ha suscitato preoccupazioni per il suo potenziale uso come sostanza dopante nel mondo dello sport. Nonostante alcune evidenze suggeriscano che la dapoxetina possa avere un effetto sul sistema dopaminergico nel cervello, non esistono ancora studi specifici sull’uso di questo farmaco come sostanza dopante negli atleti sani. Tuttavia, è importante che gli sportivi siano consapevoli delle implicazioni e dei rischi legati all’uso della dapoxetina e che si attengano alle regole e ai regolamenti antidoping stabiliti dalle autorità sportive. Inoltre, è necessario condurre ulteriori studi per comprendere meglio gli effetti della dapoxetina sulle prestazioni atletiche e per garantire la sicurezza degli atleti.

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